La nota applicazione che sta allietando il dolce far niente estivo sotto l’ombrellone, è stata infettata dal solito malware, ma a differenza dei precedenti, i malintenzionati hanno potuto sfruttare il fatto che lo smart working ha indotto molti lavoratori a salvare sul telefono molte più informazioni aziendali del previsto.
Nel momento in cui i lavoratori si godevano il meritato riposo, un computer li ha adescati con un intrattenimento innocente, curiosato tra i files personali, trovato le informazioni utili per collegarsi alla rete aziendale e, una volta entrato …
Questa storiella scritta solo per spiegare come “tecnicamente” avviene l’attacco, è credibile sia perché realmente accaduto sia perché è reale la possibilità che statisticamente ci colpisca.
Nel dettaglio, a maggio il numero totale di ransomware intercettati in tutto il mondo è stato di 1.336.000. L’Italia è il paese più colpito in Europa e il sesto al mondo con una percentuale di attacchi subiti del 4,44%. Le prime posizioni di questa classifica vedono Stati Uniti (19,82%), Turchia (12,13%), Giappone (5,81%), Taiwan (5,73%) e India (5,71%).
Per quanto riguarda i malware, l’Italia invece è prima in Europa e quinta al mondo per numero di attacchi intercettati (17.396.690) preceduta da Giappone (127.120.942), Stati Uniti (77.384.579), India (24.534.066), Brasile (22.617.407).
Nel 2021 soltanto Apple ha bloccato 1,6 milioni di applicazioni malevoli nello store. Se consideriamo che le app per l’azienda di Cupertino occupano meno del 30% del mercato, ogni giorno nascono migliaia di applicazioni infette.
Oltre alle applicazioni nate per essere malevole, le app con più utenti sono soggette ad inoculazioni di codice malevolo dall’esterno, per poi essere veicolo inconsapevole di infezione.
Su grandi numeri infatti, è molto probabile che un utente ignori la notifica di sicurezza in favore dell’aggiornamento dell’applicazione. Un click e ottiene così l’autorizzazione ad agire.
Quindi il problema è concreto e va risolto in azienda con lo stesso approccio di un hacker: come gli esseri umani commettono più facilmente errori?
Così come si utilizza un app di sudoku per infettare il dispositivo personale, allo stesso modo converrebbe giocare d’astuzia per la difesa della propria azienda.
Con una piccola provocazione all’ovvio ecco alcune
SiVaF Informatica è sempre attenta alla sicurezza dei suoi clienti e può aiutare le aziende ad aumentare la cyber sicurezza anche per gli impianti di produzione.